Bernardino De Donati

Storie della vita della Madonna

1505-1520 circa

Beni Culturali - san carpoforo

Bernardino De Donati, Storie della vita della Madonna, 1505-1520 circa

Raffiguranti lo Sposalizio della Madonna, l’Adorazione dei magi, la Dormitio Virginis e l’Assunzione, le quattro tempere fungevano da ante di chiusura dell’ancona realizzata nell’ultimo decennio del Quattrocento da Giacomo Del Maino per la cappella dell’Immacolata in San Maurizio a Ponte (prima a destra), dove aveva sede la Scuola della Beata Vergine. Nell’illustrare alcuni momenti salienti della vita della Madonna, le tele si pongono in stretta relazione iconografica con il retablo, dove la statua di Maria orante funge da centro rappresentativo, simbolico e devozionale.

Ispirate alle xilografie di Albrecht Dürer della serie della Vita della Vergine e caratterizzate da un linguaggio permeato di cultura bramantesca, le tempere rivelano una sostanziale omogeneità di impostazione e di stile. All’interno di uno spazio prospettico che nello Sposalizio richiama la celebre incisione Prevedari (1481), si dispongono figure di imponenza stereometrica, risolte con un tratto grafico minuzioso, modulato da un delicato luminismo utile a definire anche le fisionomie e le pieghe delle vesti.

L’identità dell’artefice e la cronologia delle tempere non sono ancora certe. Gli studi più recenti propendono verso il pittore Bernardino De Donati con una datazione di non molto successiva al collaudo dell’ancona di Del Maino probabilmente avvenuto nel 1505. Nel percorso dell’artista quindi l’incarico di Ponte sarebbe il primo numero di un catalogo che allo stato delle conoscenze comprende poche opere di sicura autografia, tra cui la decorazione della cappella di Santa Caterina in Sant’Antonio a Morbegno, realizzata tra il 1515 e il 1517 in collaborazione con Giovanni Ambrogio Ghezzi.

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